Laser tag Red Ray meglio di un video game

Laser tag Red Ray meglio di un video game

Il Laser Tag, come in un videogame, ma più figo!

Quando mi è stato chiesto se volessi scrivere un articolo per il blog RedRay che ne rappresentasse il percorso fino ad oggi, dal punto di vista di un fruitore del sistema che ne ha visto la nascita e lo sviluppo, non ho potuto che pensare a cosa facessi prima di scoprire il Laser Tag.

Call Of Duty. Pronti a partire per la tappa, i compagni di squadra (virtuali e sconosciuti) con le armi più disparate: M14 per l’appassionato dei tiri di precisione, M4 per la massa di assaltatori, MINIMI per il mitragliere che nel videogame, più che fare copertura, si scoccia di ricaricare.
Non ero consapevole di cosa fossero quelle scatole sulle armi, solo dopo mi hanno spiegato che si trattava di un mirino laser, il PEQ2, che essendo il cuore del sistema RedRay, ora conosco bene.

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I miei compagni di squadra (la Legion o IRE Legion come ci chiamano i più), ora non sono più virtuali, non sono più sconosciuti. Ognuno ha un PEQ RedRay (classico, PEQ2 o l'ultimo modello Peq15) montato sulla replica, che sia l’appassionato dei tiri di precisione con l’M14, la massa di assaltatori coi propri M4, il folle con la MINIMI dal peso (per me) da pazzi, o uno Sniper con un L96 poco importa.
Sin dal principio, la RedRay ha puntato sulla modularità. Quale sia la replica è irrilevante, il kit è il medesimo, ed è configurabile in base a dove viene montato; simula tutto: il calibro, la cadenza di fuoco, il fattore di inceppamento, il fattore di impennamento, la gittata. Tutto ciò che c’è nella realtà è previsto.

Torno al ricordo del videogame, il comandante ci ricorda che ci stanno attendendo sul nostro HUMVEE che ci porterà dritti dritti nel pieno dell'azione. Saliamo a bordo e, durante il tragitto scorrono le classiche fasi di gioco simulate, in cui è proiettato un video e il giocatore resta a guardare. Osservo i miei compagni e noto il mitragliere intento ad inserire la striscia di proiettili nella sua MINIMI.

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La cosa non era ancora possibile quando iniziai io, ma a tutti i soci sarebbe piaciuto sostituire la pressione di un pulsantino con il cambio materiale del caricatore, e il programmatore RedRay, membro attivo del club, non era certo da meno.
Tempo qualche settimana ed eccoci accontentati, il primo sistema Laser Tag a disporre del cambio di caricatore attivo, anche per la MINIMI con i suoi nastri infiniti.
Certo così la simulazione ha fatto un balzo in avanti ma al prezzo di quante imprecazioni quando in preda al panico non riuscivo ad estrarre il caricatore dalla tasca del tattico, o peggio, quando facevo la cernita di quelli esausti per vedere quale ne avesse di più (perché come nella realtà, i colpi nel caricatore non si materializzano materialmente, ma devo aspettare di poterli reinserire a fine tappa).

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Direte voi, “in preda al panico”?
Beh si, perché come in un videogame, non ci sono proiettili che si infrangono nelle vicinanze, ma il sistema percepisce i colpi caduti a leggera distanza da noi e li segnala con un sibilo dalla cassa dell’anpeq, e vi assicuro, che quando le gittate MINIME sono di oltre 100 metri e il gear box degli avversari è l’unico metodo per capire da che direzione si è attaccati, l’adrenalina sale!

Il ricordo del video game è sempre più noioso. E penso alla realtà, alla simulazione che riesco a praticare la domenica. Ricordo uno dei primi tornei in cui furono introdotti i veicoli (e quindi le TK3, i sistemi in grado di simulare varie categorie di veicoli, ancora una volta, introdotte dalla RedRay). Al posto dell’HUMVEE eravamo in un Land Rover ma appena caduti nell’imboscata questo particolare passò in secondo piano; ci precipitammo subito fuori, perché le TK3 simulano l’esplosione del mezzo, e quindi eliminano in automatico gli occupanti. Arrivati al sicuro, via con l’ingaggio.

Avevo un fucile di precisione e vedere nell’ottica ad in gradimento il Led di segnalazione del colpo a segno sui sensori degli avversari e, subito dopo, sentire la sirena che ne segnala l’eliminazione è una sensazione fantastica, sicuro meglio della scritta su un display. E non avevo neanche l’ultimo modello di proiettore, il PULCE, che consente tiri ancora più precisi, altrimenti quei due o tre colpi mancati forse non ci sarebbero stati!

Penso al balzo in avanti che ha fatto la tecnologia RedRay dal 2006 ad oggi, senza dimenticare le funzioni “avanzate” quale medico e geniere e a tutte le volte i cui mi hanno salvato. Perché il medico è in grado di fornire ai compagni (e a se stesso) un tot di punti vita, non certo il 100%, ma quantomeno da dare ancora supporto alla squadra; il geniere invece, grazie alla possibilità di fornire caricatori, è fondamentale durante i lunghi ingaggi.

Oggi tante cure dovute a colpi arrivati da chissà dove me le posso risparmiare, grazie a una delle ultime tecnologie RedRay, i sensori nel tattico che vibrano a seconda della direzione in cui i proiettili arrivano a segno, anche se c’è da dire che la fortuna gioca il suo ruolo, perché se sei in sanguinamento (modalità random in cui il colpo risulta a segno su una parte vitale del corpo, facendoti perdere punti vita per un tempo preimpostato) non rimane che gridare “MEDICO”!!! e sperare che arrivi prima possibile mentre il rumore del “battito cardiaco” simulato dal mio sistema laser tag indica il trascorrere del tempo utile!

E visto che il medico non arriva mai, ho ben pensato di diventare io il medico di squadra, all’urlo “MEDICO” si è sostituito quello di “COWBOY”.

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Avevo il ruolo più figo, finchè il ruolo di geniere RedRay non ha subito una serie di implementazioni, rubandomi la scena.

Le già citate TK3, possono infatti simulare anche ordigni, bombe, coi più vari metodi di disinnesco. Codice, Filo da tagliare, Chiave o una combinazione dei vari metodi.
Se prima ero io quello “sotto scorta”, ora è il geniere, l'unico che ha la replica laser tag abilitata con funzione “Azione Geniere”, in grado di disattivare una TK3 impostata come bomba, facendo comparire il codice o il colore del cavo da tranciare. Lo ammetto, va protetto a tutti i costi!

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Ma se il geniere fa tutte queste cose, la mente torna ai videogame, nello specifico alle casse di munizioni. Ed ecco che entra in gioco una nuova implementazione. Se il geniere è impegnato a cercare gli IED da disinnescare, basta recarsi alla TK3 del proprio campo base, che oltre a consentire il Respawn, ora fornisce anche kit medici e caricatori a chi ne avesse bisogno.

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Nonostante la TK3, nonostante il ruolo del geniere, quando la simulazione raggiunge questi livelli, ci si rende conto di quanto siano importanti i proiettili. Perché se i cugini del soft air con 6 caricatori hanno a disposizione centinaia di cartucce, con sei caricatori 5.56 duri poco.
Quando si resta a secco non si può che affidarsi all’ultima speranza, la propria pistola che per i possessori del multiarma RedRay, ha fatto la differenza in molte fasi finali dei combattimenti, ad esempio il rientro al campo base per il fine missione.

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Sarebbe bello salire sul veicolo senza ansia, ma è danneggiato, pochi colpi per far fuori tutto l’equipaggio. Sarebbe brutto finire così la tappa.
È un po’ che non gioco e qualche settimana fa decisi di scortare il convoglio a piedi. Mi ero scordato che il geniere può anche riparare lo stato di salute dei veicoli.

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Con tutte queste implementazioni la RedRay inizia quasi a starmi antipatica! Una volta la star del team ero io, ora le cure del MEDICO sono una cosa che danno tutti per scontata!

Ma il ruolo del medico non è l’unica cosa che si da per scontata. Nel tempo la RedRay ha ascoltato ogni capriccio dei giocatori ed è stata la prima ad introdurre ogni tipo di gadget che utilizzavamo nei video game e che si trova nella relatà: Granate, flasbang, VIP, Mine antiuomo, lanciarazzi, Veicoli distruggibili, Designatori laser,statistiche di gioco ed a breve, con l'ingresso del TIC, si potrà avere anche l'attacco aereo, il fuoco di supporto, la posizione dei miei compagni di squadra, la navigazione verso gli obiettivi.

Il mio pensiero finale è:

“Red Ray, il laser tag meglio che in un videogame” !!